Azione Cattolica

Come comunità parrocchiale e cristiana, appartenenti alla Diocesi di Padova, siamo invitati ad aderire e a partecipare all’Azione Cattolica, come il nostro Vescovo Antonio raccomanda. Quest’anno poi ci saranno anche le votazioni per la presidenza parrocchiale, occasione per dimostrare la proprio voglia di fare e rendersi utile. Le cariche da rappresentare potranno essere votate solo dalle persone iscritte.
Nella nostra parrocchia abbiamo pensato di facilitare l’iscrizione all’AC dando la possibilità a tutti di iscriversi domenica 08 dicembre dalle 10 alle 13 in patronato.
Le votazioni per le cariche invece saranno domenica 22 dicembre dalle 8.30 alle 13 sempre in patronato. Si voterà per eleggere il presidente, il vicepresidente adulti (maggiore di anni 30), il vicepresidente giovani (minore di anni 30) e il vicepresidente ragazzi (minore di anni 30). Le votazioni avverano in vero metodo democratico, in cui tutti gli iscritti sono canditati, e chi vota da la propria fiducia a chi ritiene opportuno. È una bella occasione per fare veramente qualcosa.

Santa Messa con i cardinali

SANTA MESSA CON I CARDINALI

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Cappella Sistina Giovedì, 14 marzo 2013

In queste tre Letture vedo che c’è qualcosa di comune: è il movimento. Nella Prima Lettura il movimento nel cammino; nella Seconda Lettura, il movimento nell’edificazione della Chiesa; nella terza, nel Vangelo, il movimento nella confessione. Camminare, edificare, confessare.

Camminare. «Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore» (Is 2,5). Questa è la prima cosa che Dio ha detto ad Abramo: Cammina nella mia presenza e sii irreprensibile. Camminare: la nostra vita è un cammino e quando ci fermiamo, la cosa non va. Camminare sempre, in presenza del Signore, alla luce del Signore, cercando di vivere con quella irreprensibilità che Dio chiedeva ad Abramo, nella sua promessa.

Edificare. Edificare la Chiesa. Si parla di pietre: le pietre hanno consistenza; ma pietre vive, pietre unte dallo Spirito Santo. Edificare la Chiesa, la Sposa di Cristo, su quella pietra angolare che è lo stesso Signore. Ecco un altro movimento della nostra vita: edificare.

Terzo, confessare. Noi possiamo camminare quanto vogliamo, noi possiamo edificare tante cose, ma se non confessiamo Gesù Cristo, la cosa non va. Diventeremo una ONG assistenziale, ma non la Chiesa, Sposa del Signore. Quando non si cammina, ci si ferma. Quando non si edifica sulle pietre cosa succede? Succede quello che succede ai bambini sulla spiaggia quando fanno dei palazzi di sabbia, tutto viene giù, è senza consistenza. Quando non si confessa Gesù Cristo, mi sovviene la frase di Léon Bloy: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”. Quando non si confessa Gesù Cristo, si confessa la mondanità del diavolo, la mondanità del demonio.

Camminare, edificare-costruire, confessare. Ma la cosa non è così facile, perché nel camminare, nel costruire, nel confessare, a volte ci sono scosse, ci sono movimenti che non sono proprio movimenti del cammino: sono movimenti che ci tirano indietro.

Questo Vangelo prosegue con una situazione speciale. Lo stesso Pietro che ha confessato Gesù Cristo, gli dice: Tu sei Cristo, il Figlio del Dio vivo. Io ti seguo, ma non parliamo di Croce. Questo non c’entra. Ti seguo con altre possibilità, senza la Croce. Quando camminiamo senza la Croce, quando edifichiamo senza la Croce e quando confessiamo un Cristo senza Croce, non siamo discepoli del Signore: siamo mondani, siamo Vescovi, Preti, Cardinali, Papi, ma non discepoli del Signore.

Io vorrei che tutti, dopo questi giorni di grazia, abbiamo il coraggio, proprio il coraggio, di camminare in presenza del Signore, con la Croce del Signore; di edificare la Chiesa sul sangue del Signore, che è versato sulla Croce; e di confessare l’unica gloria: Cristo Crocifisso. E così la Chiesa andrà avanti.

Io auguro a tutti noi che lo Spirito Santo, per la preghiera della Madonna, nostra Madre, ci conceda questa grazia: camminare, edificare, confessare Gesù Cristo Crocifisso. Così sia.

Inviato da iPhone

IV Domenica di Avvento

Un’amicizia Vera è un regalo grandissimo nella nostra vita. La luce dell’Avvento che oggi accogliamo, vuole essere un piccolo dono a te Signore, per ringraziarti per questo regalo che non ha prezzo. È una luce piccola in confronto alla luce grande che sei… Le nostre vite sono piccole vite rispetto alla tua grandezza e bellezza… Ma siamo qui a lodarti perché nell’amicizia vera che sperimentiamo tra le persone che ci circondano c’è una scintilla dell’amicizia eterna che viviamo con te. Se è meravigliosa l’amicizia della terra…quanto meravigliosa sarà quella con Te, Signore! Ti sei fatto bambino per poterci dire semplicemente che sei nostro amico da sempre! Il regalo più bello con cui possiamo vivere il giorno del Natale che sta per arrivare! Solo quando ti accoglieremo come Amico nel nostro cuore, la nostra anima potrà veramente esultare di gioia. Elisabetta e Maria ti hanno accolto così. Come vero amico nella loro vita. Di più ancora…come Figlio e Padre. Un incontro vero, intimo, tra lacrime di Gioia per un sogno, il Tuo, di cui facciamo parte anche noi.

III Domenica di Avvento

Accogliamo la luce dell’avvento in questa Domenica della Gioia che accompagna il nostro cammino verso il Natale. Una luce per illuminare il le vite di tutta la nostra comunità parrocchiale. Per illuminare di Gioia ogni bambino, ogni giovane, ogni papà e ogni mamma che si ritrovano oggi a cercare in Te, Signore, il motivo più vero per rallegrarsi: La consapevolezza che Tu sei Con noi! Aiutaci con la tua Luce ad essere sempre una Comunità o Parrocchia aperta e pronta a tenere le porte aperte a tutti i tuoi figli. Perché chiunque sta svolgendo un servizio al suo interno ,chiunque ne usufruisca o vi entri anche solo per un istante, trovi sempre la bellezza del tuo Amore che è pronto ad irradiarsi in ogni luogo e in ogni casa. Non solo della nostra comunità, ma di qualsiasi luogo della terra e, poiché tu sei Creatore e Padre di tutti, ciò è possibile. Una preghiera rivolta a te non resterà rinchiusa dentro le mura di una chiesa di pietra. Ma diventerà parola viva di una chiesa di persone! Di Figli di Dio che pregano e vivono per costruire il tuo Regno di Pace e Amore vero e concreto su questa terra! Sono parole e pensieri che possono raggiungere i cuori dei popoli della terra. Possono consolare gli afflitti e i perseguitati a causa del tuo nome, entrare nelle celle delle prigioni di chi è condannato ad una morte ingiusta perché ti ama, o consolare l’animo ferito di quei genitori che ora non possono più abbracciare i loro bambini perché vittime di una sparatoria in una scuola. Tutto questo è possibile ora. Tu ci dici che la Gioia è possibile ancora. E noi vogliamo crederci.

Qui sotto il servizio riguardante Asia Bibi, la donna Pakistana condannata perché Cristiana. Quante persone saranno nelle sue condizioni nel mondo! Che anche loro possano sentirsi meno soli…e le loro celle abitate dal numeroso Popolo dei Figli di Dio, loro fratelli e sorelle.

http://youtu.be/BuYiqJDcWxw