Bianconeri – Juventus Story è il film che narra la storia leggendaria della famiglia Agnelli e della sua mitica squadra: Juventus F.C.
Con immagini esclusive ed interviste ai nomi più illustri del calcio mondiale, ripercorreremo le fasi salienti che hanno contribuito a costruire il sogno della Juventus e seguiremo i bianconeri nel cammino che li ha portati alla conquista della terza stella e al riscatto finale. Un viaggio stimolante che intreccia momenti cruciali della loro appassionante avventura, rivelando il profondo legame tra la famiglia Agnelli e la squadra. Su e giù dal campo è amore, guerra e cinema…. Fino alla fine.
LUMIERE! di T. Fremaux
Nel 1895 i Lumière inventano il cinematografo, la macchina magica capace di riprendere il mondo. I loro operatori, inviati ai quattro angoli della terra, danno inizio alla più grande avventura della modernità: catturare la vita, interpretarla, raccontarla. Città, paesaggi, uomini, donne, bambini, animali, il lavoro, il gioco, il mare, la folla, la solitudine: la bellezza luminosa e potente di queste vedute lascia ancora senza fiato. Messa in scena, travelling, trucchi, remake: i fratelli di Lione hanno inventato il cinematografo e stanno inventando il cinema.
114 film realizzati tra il 1895 e il 1905, i pochi che tutti conoscono (l’uscita dalle officine, l’arrivo del treno, l’innaffiatore innaffiato, tutta Parigi ai nostri piedi salendo sulla torre Eiffel) e tante gemme sconosciute, vengono presentati per la prima volta nel nuovissimo restauro digitale in 4K.
Commento letto da Valerio Mastandrea.
CORTI DELLA FICE di Oren Moverman
Serata dedicata ai nuovi film brevi che compongono la XVII edizione dell’iniziativa FICE CORTOMETRAGGI CHE PASSIONE. La FICE propone questo evento come possibilità di visionare le opere di emergenti artisti che nel futuro potranno lasciare il segno a livello cinematografico.
Il dettaglio dei titoli è il seguente:
1. IL SERPENTE di Nicola Prosatore (15’)
2. DUE PIEDI SINISTRI di Isabella Salvetti (6’)
3. EYES di Gianluca Lasaracina (2’)
4. BLACK COMEDY di Luigi Pane (15’)
5. A QUESTO PUNTO di Antonio Losito (19’)
6. LA VALIGIA di Pier Paolo Paganelli (15’)
7. SINUARIA di Roberto Carta (15’)
8. VIVO E VENETO di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni (8’)
Saranno presenti in sala la produttrice di Sinuaria, Anamaria Del Grande, ed il produttore di Vivo e Veneto, Marco Fantacuzzi.
I VOLTI DELLA VIA FRANCIGENAdi F. Dipinto
Il giovane regista Fabio Dipinto ci accompagna alla scoperta dell’affascinante Via Francigena, un antico cammino che unisce Colle del Gran San Bernardo a Roma, ma soprattutto delle storie di coloro che hanno scelto di intraprendere la straordinaria esperienza del cammino.
Pellegrini, ospitalieri, traghettatori e volontari sono i protagonisti indiscussi de “I Volti della Via Francigena”, un documentario corale che ripercorre uno degli itinerari più belli del nostro Paese, riscoperto soltanto di recente, attraverso le testimonianza di chi, in una veste o nell’altra, ha vissuto la sua magia.
Alla base di questo viaggio, segnato dalla fatica e dalla meraviglia, ci sono storie e motivazioni diverse. Si parte per conoscere se stessi, per mettersi alla prova o per semplice voglia di conoscere il proprio territorio e la sua storia.
L’EFFETTO ACQUATICO di S. Anspach
Samir, gruista a Montreuil, ha perso la testa per Agathe, ruvida istruttrice di nuoto occupata nella piscina municipale del quartiere. Nuotatore provetto, Samir si compra un costume e si finge principiante per agganciarla. Tra una bracciata e l’altra, le cose sembrano procedere nella corsia giusta ma un imprevisto costringe Samir a svelare la bugia. E le bugie non piacciono ad Agathe che vola in Islanda per rappresentare la Francia a un congresso di istruttori. Pazzo d’amore, Samir la segue fino al ‘polo Nord’ ….
Storia d’amore coi piedi nell’acqua e il cloro negli occhi, L’effetto acquatico è un feel-good movie sospeso tra due patrie, l’Islanda materna di Sólveig Anspach e la banlieue parisienne dove l’autrice viveva soltanto un anno fa. Prima di essere sconfitta dal cancro. Film postumo, L’effetto acquatico celebra la gioia di una nuova vita, a risarcimento parziale di una perdita. Come i suoi protagonisti la commedia avanza a bracciate risalendo a bordo piscina per rituffarsi di nuovo. Perché il cinema della Anspach non è interessato a cercare sul fondo. Alla maniera di Back Soon o Queen of Montreuil, la regista preferisce nuotare che immergersi, l’atletica del cuore all’illusione dell’esplorazione, la disciplina dell’assurdo al falso ideale di profondità.
THE THIRD MAN (il terzo uomo) di C. Reed
versione originale sottotitolata in italiano
Film noir di culto ambientato in una Vienna sconvolta dal conflitto mondiale, dove uno scrittore americano di romanzi d’avventura, Holly Martins, si reca per incontrare il misterioso amico d’infanzia, Harry Lime, magistralmente interpretato da Orson Welles.
“The Third Man è il film emblematico di un’Europa disorientata, sconvolta dalla Seconda guerra mondiale, che cerca i propri punti di riferimento lungo le strade della Guerra fredda. È la visione romanzesca di un mondo devastato di cui, nello stesso periodo, ma a Berlino invece che a Vienna, Billy Wilder offre la satira in Scandalo internazionale mentre Roberto Rossellini ne riflette la disperazione in Germania anno zero. [..] Il film segna il trionfo dello scrittore Graham Greene che firma la storia originale per lo schermo prima di pubblicarne il romanzo, del direttore della fotografia Robert Krasker che adatta al cinema inglese l’estetica espressionistica del noir, e soprattutto di Carol Reed che passa senza sforzo apparente dal grottesco al malinconico.
FLORIDA di F. Le Guay
Claude Lherminier è stato proprietario e dirigente di un’importante cartiera di Annecy ed è ora un ottantenne che inizia a sentire, senza volerli ammettere, i primi importanti segni della demenza senile. La figlia Carole, che lo ha sostituito nella direzione aziendale, cerca di occuparsene affidandolo a badanti che lui mette, più o meno scientemente, in difficoltà. C’è poi un suo desiderio ricorrente al quale non vuole rinunciare: rivedere l’altra figlia, Alice, che vive in Florida.
Dopo averci regalato due piccoli gioielli della cinematografia d’ Oltralpe (Le donne del 6° piano e Molière in bicicletta), Philippe Le Guay rivolge il proprio sguardo a quel momento difficile nella vita di molti in cui i figli si trovano a divenire genitori dei propri genitori. Da una parte c’è la fortuna di avere il padre (o la madre) ancora in vita ma dall’altra c’è il ‘peso’ di gestirne le apparenti stravaganze che sono invece segni del progredire del disagio psichico.