SETTIMANA DELLA MEMORIA

Il Cinema Italia propone per la giornata della memoria due film d’impatto differente ma di grande valore i quali hanno partecipato entrambi al Giffoni film Festival 2017 vincendo numerosi premi.

NEBBIA IN AGOSTO
Di Kai Wessel
Germania del Sud, inizio anni Quaranta. Ernst è un ragazzino orfano di madre, molto intelligente ma disadattato. Le case e i riformatori nei quali ha vissuto l’hanno giudicato “ineducabile”, ed è stato confinato in un’unità psichiatrica a causa della sua natura ribelle. Qui però si accorge che alcuni internati vengono uccisi sotto la supervisione del dottor Veithausen. Ernst decide quindi di opporre resistenza, aiutando gli altri pazienti, e pianificando una fuga insieme a Nandl, il suo primo amore. Ma Ernst è in realtà in grave pericolo, perché è la dirigenza stessa della clinica a decidere se i bambini debbano vivere o morire…
Giffoni film festival 2016
Miglior Film – 2o Classificato      
Premio CGS (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) “Percorsi Creativi 2016”
Motivazione: “perché il film, ambientato come altri nella Germania nazista, approfondisce un aspetto poco conosciuto, tuttora controverso: quello dei programmi di eutanasia applicati anche su minori e disabili. Ispirato ad una storia vera, il prodotto riesce a sottolineare l’importanza universale del rispetto della vita altrui e ad evidenziare la pericolosità delle ideologie disumanizzanti che intendono manipolarla su basi selettive. La sceneggiatura non si rifugia nel facile schematismo che separa buoni e cattivi, ma mette in luce la fragilità umana, da sempre vittima della “Banalità del Male”. I significati più profondi vengono veicolati soprattutto da una regia che valorizza l’interpretazione e l’espressività dei giovani attori, anche attraverso un uso calibrato di musiche evocative e dialoghi essenziali. Infine, grazie al netto contrasto tra i toni cromatici caldi e freddi degli spazi esterni ed interni, emerge un clima di tragedia che, nonostante tutto, apre uno spiraglio alla speranza.”

IL VAIGGIO DI FANNY

di Lola Doillon
1943. La Francia è occupata dalla Germania. Fanny, 13 anni, e le sue sorelline sono state mandate dai loro genitori all’OSE, un orfanotrofio per bambini ebrei. Quando i nazisti arrivano sul territorio italiano, i membri della OSE organizzano disperatamente la partenza dei bambini verso la Svizzera. Fanny e le sorelle sono tra coloro che viaggiano verso il confine. Undici bambini, improvvisamente abbandonati a loro stessi, faranno l’impossibile per raggiungere il confine con la Svizzera e riuscire a sopravvivere.
Giffoni film festival 2016
Miglior Film – Grifone Award

Programmazione Cinema Italia dal 17-01 al 22-01

GGG (il grande gigante gentile) di  S. Spielberg
 Il GGG è un gigante, un Grande Gigante Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG – che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio – rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose. Il GGG porta infatti Sophie nel Paese dei Sogni, dove cattura i sogni che manda di notte ai bambini e le spiega tutto sulla magia e il mistero dei sogni.
Steven Spielberg doveva prima o poi incontrare Roald Dahl e farlo con questo libro. Innanzitutto per una coincidenza (non astrale ma comunque significativa) che ha fatto sì che “Il GGG” ed E.T. – L’extra-terrestre trovassero l’uno la via delle librerie e l’altro quella degli schermi nello stesso anno (il 1982). Poi anche (e soprattutto) perché nel testo del grande autore britannico si trovano numerosi elementi che non potevano non accendere l’interesse del regista. Roald Dahl, la cui biografia è così affollata di eventi negativi che neanche il più sadico degli sceneggiatori avrebbe potuto attribuirli a un solo personaggio, sapeva come parlare direttamente ai più giovani (e non solo a loro) del dolore e della sofferenza senza falsi pudori ma era anche consapevole di dover mostrare loro la via della speranza..
SULLY di  C. Eastwood
Il 15 gennaio 2009 un aereo della US Airways decolla dall’aeroporto di LaGuardia con 155 persone a bordo. L’airbus è pilotato da Chesley Sullenberger, ex pilota dell’Air Force che ha accumulato esperienza e macinato ore di volo. Due minuti dopo il decollo uno stormo di oche colpisce l’aereo e compromette irrimediabilmente i due motori. Sully, diminutivo affettivo, ha poco tempo per decidere e trovare una soluzione. Impossibile raggiungere il primo aeroporto utile, impossibile tornare indietro. Il capitano segue l’istinto e tenta un ammarraggio nell’Hudson. L’impresa riesce, equipaggio e passeggeri sono salvi. Eroe per l’opinione pubblica, tuttavia Sully deve rispondere dell’ammaraggio davanti al National Transportation Safety Board. Oggetto di un’attenzione mediatica morbosa, rischia posto e pensione. Tra udienze federali e confronti sindacali, stress post-traumatico e conversazioni coniugali, accuse e miracoli, Sully cerca un nuovo equilibrio privato e professionale.
SING di  G. Jennings
Il koala Buster Moon si è innamorato del teatro all’età di sei anni e al teatro ha dedicato la sua vita. Ha anche accumulato una discreta serie di fiaschi e di debiti e ora è ricercato dalla banca a cui ha chiesto un prestito e dai macchinisti che reclamano lo stipendio. Come salvare capra e cavoli? Buster ha un’idea geniale: un talent show. Apre quindi le porte del suo teatro ad una lunga fila di aspiranti cantanti e performer e sceglie i suoi gioielli: Rosita, maialina madre di 25 figli piccoli, Mike, topino vanitoso e vocalist d’eccezione, Ash, porcospina dal cuore rock e Johnny, scimmione dall’animo blues. Ci sarebbe anche Meena, elefantina portentosa, apparentemente troppo timida per esibirsi in pubblico… I genitori di tutto il mondo s’incollano davanti al televisore di casa a guardare i talent show di maggior successo? Nessun problema. Ora anche i bambini hanno il loro, molto più romantico, elegante, scatenato e -cosa di gran lunga più importante- interamente popolato di animali. Alla Illumination Entertainment (quella dei Minions, per capirci) sanno come fare di un film una festa, preparando il crescendo di ritmo e di emozione e riportando giustamente il discorso ab ovo, al concetto di spettacolo, con il suo tempio al centro e il suo gioco del travestimento.
NEBBIA IN AGOSTO di  K. Wessel
(giornata della memoria) 
Un ragazzo di Roma si trova in un ospedale psichiatrico e sperimenta il terrificante programma di eutanasia nazista. Consapevole di ciò che stava accadendo ai suoi amici, il ragazzo tenta il sabotaggio. Il film affronta le complesse dinamiche psichiche del direttore, la vita dei bambini vittime, e le lotte del protagonista bambino. Più di cinque mila bambini sono morti nel programma di eutanasia nazista.

Programmazione Cinema Italia dal 10-01 al 15-01

OCEANIA di  J. Musker
Oceania ha pochi anni e grandi occhi, un’attitudine al prossimo e un’attrazione per il mare che non sfuggono agli dei. Radiosa e felice cresce sotto l’ala protettiva del padre, capo del villaggio, e lo sguardo immaginifico della nonna che favorisce la sua inclinazione al viaggio rivelandole un segreto: i Maori sono stati grandi marinai. Viaggiatori irriducibili alla scoperta delle isole del Pacifico, da secoli hanno smesso di viaggiare e nessuno sa perché. Cresciuta tra il padre che sogna per lei una vita stanziale e una nonna che nutre la sua fantasia, Oceania ha deciso di prendere in mano il timone del proprio destino e di navigare in mare aperto, oltre la barriera corallina, limite imposto dal genitore. Il mondo intorno intanto sta misteriosamente morendo. Accompagnata da un galletto disfunzionale, investita paladina dall’Oceano e ‘assistita’ da un semidio egotico e naufragato, Oceania affronterà un viaggio epico per recuperare l’identità dei suoi avi e regalare al mondo una nuova primavera.
SHERLOCK JR. vs THE KID
Charlie Chaplin vs Buster Keaton. È meglio la felicità possibile di Chaplin o il cinema impossibile di Keaton? È come chiedersi se era più bravo Leonardo o Michelangelo: possiamo solo godere dei loro capolavori! Due classici della storia del cinema in un doppio programma in versioni restaurate. Da un lato, il celeberrimo The Kid – Il monello, capolavoro eterno con cui Chaplin, per la prima volta, fece ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo, mescolando farsa e poesia, melodramma e comicità, e raccontando la condizione umana e i suoi sentimenti più profondi attraverso la storia di un bambino abbandonato e di una famiglia reinventata. Dall’altro, uno dei film più incredibili di Keaton, Sherlock Jr. – La palla n° 13, nel quale il geniale comico dall’espressione impassibile è un proiezionista aspirante detective che sogna di entrare e uscire dallo schermo cinematografico in un susseguirsi di gag surreali e irresistibili. Chi vincerà per gli spettatori di oggi?
 
LION (la strada verso casa) di  G. Davis
Nel 1986, il piccolo Saroo di cinque anni, decide, una notte, di seguire il fratello più grande non lontano da casa, nel distretto indiano di Khandwa, per trasportare delle balle di fieno. Non resiste, però, al sonno e si risveglia solo e spaventato. Sale in cerca del fratello su un treno fermo, che parte, però, prima che lui riesca a scendere e percorre così 1600 chilometri, ritrovandosi a Calcutta, senza nessuna conoscenza de bengalese e nessun modo per poter spiegare da dove viene. Dopo una serie di peripezie, finisce in un orfanotrofio e viene adottato da una coppia australiana. Venticinque anni dopo, con l’aiuto di Google Earth e dei suoi ricordi d’infanzia, si mette alla ricerca della sua famiglia.
AMERICAN PASTORAL di  E. Mcgregor
Durante un ritrovo di ex compagni di scuola, lo scrittore Nathan Zuckerman incontra il vecchio amico Jerry Levov, che gli racconta la storia di suo fratello Seymour, detto “lo Svedese”, idolo sportivo del giovane Zuckerman. È la storia di un uomo che ha avuto tutto, la bellezza, la fortuna professionale, una moglie Miss New Jersey, e che ha visto il suo mondo andare in pezzi quando la figlia adorata, adolescente, compie un attacco terroristico, uccidendo un uomo e sparendo nella clandestinità. È la storia di un sogno di pace e prosperità e dell’ipocrisia nascosta in esso, della “desiderata pastorale americana” e della contropastorale, “l’innata rabbia cieca dell’America”, nelle parole di Philip Roth, dal cui romanzo-capolavoro il film è tratto.
LE STAGIONI DI LOUISE di  JF. Laguionie
L’ultimo treno dell’estate parte dalla località balneare di Biligen, riportando in città gli ultimi vacanzieri e dimenticando l’anziana Louise. Poco male, pensa la donna, i parenti si accorgeranno presto della sua assenza e verranno a prenderla. Ma così non è. Completamente sola nella cittadina deserta, Louise si trova a doversi arrangiare per recuperare il cibo e tutto ciò che le serve. Come una novella Robinson, si scoprirà più forte e intraprendente del previsto e troverà il suo Venerdì nel cane Pepper, anziano e solo come lei, con il quale stringe un’amicizia vitale. Con le onde del mare, ritmiche e inarrestabili, arrivano anche i ricordi. Il tempo cambia passo nella solitudine e le stagioni si confondono, anche quella della vita.  Giudicato all’unanimità tra gli esponenti più importanti e interessanti dell’animazione francese, Jean-Francois Laguionie si è fatto conoscere, a fine anni Settanta, con il cortometraggio “La traversée de l’Atlantique à la rame”, che già parlava dell’oceano e scherzava con il tempo. Le stagioni di Louise arriva ora come una vera e propria sintesi della poetica e della pratica artistica di Laguionie, che affonda nella sua biografia – le vacanze trascorse sulle coste della Normandia – e nel suo amore per i pittori francesi del secondo Ottocento, che di quelle coste avevano fatto l’oggetto delle loro vedute, o meglio visioni.

GGG (il grande gigante gentile) di  S. Spielberg

 Il GGG è un gigante, un Grande Gigante Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG – che è vegetariano e si ciba soltanto di Cetrionzoli e Sciroppio – rapisce Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna. Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole e può insegnarle cose meravigliose. Il GGG porta infatti Sophie nel Paese dei Sogni, dove cattura i sogni che manda di notte ai bambini e le spiega tutto sulla magia e il mistero dei sogni.
Steven Spielberg doveva prima o poi incontrare Roald Dahl e farlo con questo libro. Innanzitutto per una coincidenza (non astrale ma comunque significativa) che ha fatto sì che “Il GGG” ed E.T. – L’extra-terrestre trovassero l’uno la via delle librerie e l’altro quella degli schermi nello stesso anno (il 1982). Poi anche (e soprattutto) perché nel testo del grande autore britannico si trovano numerosi elementi che non potevano non accendere l’interesse del regista. Roald Dahl, la cui biografia è così affollata di eventi negativi che neanche il più sadico degli sceneggiatori avrebbe potuto attribuirli a un solo personaggio, sapeva come parlare direttamente ai più giovani (e non solo a loro) del dolore e della sofferenza senza falsi pudori ma era anche consapevole di dover mostrare loro la via della speranza..
SULLY di  C. Eastwood
Il 15 gennaio 2009 un aereo della US Airways decolla dall’aeroporto di LaGuardia con 155 persone a bordo. L’airbus è pilotato da Chesley Sullenberger, ex pilota dell’Air Force che ha accumulato esperienza e macinato ore di volo. Due minuti dopo il decollo uno stormo di oche colpisce l’aereo e compromette irrimediabilmente i due motori. Sully, diminutivo affettivo, ha poco tempo per decidere e trovare una soluzione. Impossibile raggiungere il primo aeroporto utile, impossibile tornare indietro. Il capitano segue l’istinto e tenta un ammarraggio nell’Hudson. L’impresa riesce, equipaggio e passeggeri sono salvi. Eroe per l’opinione pubblica, tuttavia Sully deve rispondere dell’ammaraggio davanti al National Transportation Safety Board. Oggetto di un’attenzione mediatica morbosa, rischia posto e pensione. Tra udienze federali e confronti sindacali, stress post-traumatico e conversazioni coniugali, accuse e miracoli, Sully cerca un nuovo equilibrio privato e professionale.

Il 15 gennaio è l’anniversario della storia raccontata nel film: proiezione ore 20.30 per ricordare il grandissimo gesto di un uomo che stava facendo solo il suo lavoro.

Programmazione Cinema Italia dal 05-01 al 08-01


LION (la strada verso casa) di  G. Davis
Nel 1986, il piccolo Saroo di cinque anni, decide, una notte, di seguire il fratello più grande non lontano da casa, nel distretto indiano di Khandwa, per trasportare delle balle di fieno. Non resiste, però, al sonno e si risveglia solo e spaventato. Sale in cerca del fratello su un treno fermo, che parte, però, prima che lui riesca a scendere e percorre così 1600 chilometri, ritrovandosi a Calcutta, senza nessuna conoscenza de bengalese e nessun modo per poter spiegare da dove viene. Dopo una serie di peripezie, finisce in un orfanotrofio e viene adottato da una coppia australiana. Venticinque anni dopo, con l’aiuto di Google Earth e dei suoi ricordi d’infanzia, si mette alla ricerca della sua famiglia.
OCEANIA di  J. Musker
Oceania ha pochi anni e grandi occhi, un’attitudine al prossimo e un’attrazione per il mare che non sfuggono agli dei. Radiosa e felice cresce sotto l’ala protettiva del padre, capo del villaggio, e lo sguardo immaginifico della nonna che favorisce la sua inclinazione al viaggio rivelandole un segreto: i Maori sono stati grandi marinai. Viaggiatori irriducibili alla scoperta delle isole del Pacifico, da secoli hanno smesso di viaggiare e nessuno sa perché. Cresciuta tra il padre che sogna per lei una vita stanziale e una nonna che nutre la sua fantasia, Oceania ha deciso di prendere in mano il timone del proprio destino e di navigare in mare aperto, oltre la barriera corallina, limite imposto dal genitore. Il mondo intorno intanto sta misteriosamente morendo. Accompagnata da un galletto disfunzionale, investita paladina dall’Oceano e ‘assistita’ da un semidio egotico e naufragato, Oceania affronterà un viaggio epico per recuperare l’identità dei suoi avi e regalare al mondo una nuova primavera.
 

Programmazione Cinema Italia dal 26-12 al 01-01

PAW PATROL di  AA.VV.
Dopo Peppa Pig e Masha e Orso, arrivano al cinema con sei nuovi episodi inediti i cuccioli piu` famosi della tv. Preparatevi alle avventure di Marshall, Ryder e i loro super amici.
Ep.1 I cuccioli salvano Danny X, Ep.2 Il robo-cucciolo riparatore, Ep.3 I cuccioli salvano 3 porcellini, Ep.4 I cuccioli salvano un drago, Ep.5 I cuccioli salvano gli orsi polari – Ep.6 Un cucciolo vestito da pecora.
LE STAGIONI DI LOUISE di  Jean-François Laguionie
Alla fine dell’estate, l’ultimo treno della stagione parte dalla località balneare di Biligen, lasciando dietro di sé Louise, tenera vecchina. La città è ormai deserta e Louise si trova completamente sola, fatta eccezione per un cane parlante. In un contesto che si fa sempre più surreale, Louise torna a rivivere la sua infanzia e i momenti più significativi della sua vita, rileggendoli con occhi nuovi.

OCEANIA di  J. Musker

Oceania ha pochi anni e grandi occhi, un’attitudine al prossimo e un’attrazione per il mare che non sfuggono agli dei. Radiosa e felice cresce sotto l’ala protettiva del padre, capo del villaggio, e lo sguardo immaginifico della nonna che favorisce la sua inclinazione al viaggio rivelandole un segreto: i Maori sono stati grandi marinai. Viaggiatori irriducibili alla scoperta delle isole del Pacifico, da secoli hanno smesso di viaggiare e nessuno sa perché. Cresciuta tra il padre che sogna per lei una vita stanziale e una nonna che nutre la sua fantasia, Oceania ha deciso di prendere in mano il timone del proprio destino e di navigare in mare aperto, oltre la barriera corallina, limite imposto dal genitore. Il mondo intorno intanto sta misteriosamente morendo. Accompagnata da un galletto disfunzionale, investita paladina dall’Oceano e ‘assistita’ da un semidio egotico e naufragato, Oceania affronterà un viaggio epico per recuperare l’identità dei suoi avi e regalare al mondo una nuova primavera.

FLORENCE di  S. Frears
New York, 1944. Florence Foster Jenkins è una melomane facoltosa che si crede dotata per il canto. Fiaccata da una malattia che cova dietro le perle e nella penombra della sua stanza, Florence decide di perfezionare il suo ‘talento’ con un maestro compiacente. Perché marito ed entourage hanno deciso di tacitare la sua mediocrità. Cantare per Florence non è un capriccio ma una terapia che le permette di vivere pienamente, ricacciando i fantasmi. Ma quello che doveva essere un trastullo colto per apprendere il repertorio classico, diventa il desiderio incontenibile di trovare un palcoscenico. Maestro e consorte si prestano al gioco e l’accompagnano, uno al piano, l’altro in attesa dietro le quinte, sulle tavole celebri della Carnegie Hall. Nella speranza che il concerto non volga in fiasco.

Programmazione Cinema Italia dal 20-12 al 25-12

IL MAGO DI OZ di  V. Fleming
Dorothy vive in una fattoria del Kansas. Improvvisamente un terribile tornado si abbatte su di lei, trascinandola insieme alla sua casa e al suo cane Toto nel mondo del mago di Oz. Qui tutto è bellissimo, ma la piccola Dorothy vuole lo stesso ritornare a casa al più presto…
Il vero film di Natale, la prima e indimenticata fiaba in Technicolor, finalmente da vedere come era stato progettato. Dorothy, l’uomo di latta, lo spaventapasseri e il leone in viaggio verso il mondo di Oz al suono di Over the Rainbow.
“E’ una graziosa favola, raccontata con garbo e con spirito. Regia accurata, uso sapiente di effetti speciali, buona interpretazione, ottima fotografia.” (‘Segnalazioni cinematografiche’, vol. 26, 1949).
LO SCHIACCIANOCI di  Jean-François Laguionie
Il Balletto del Bolshoi: Lo Schiaccianoci” è una nuova messa in scena della famosa opera coreografata da Marius Petipa e musicata da Pyotr Ilyich Tchaikovsky. La prima assoluta de “Lo Schiaccianoci” avvenne nel 1892 al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Fu l’ultimo balletto musicato dal grande Pyotr Ilyich Tchaikovsky ed è uno dei più importanti di tutti i tempi. Come per il precedente “La Bella Addormentata”, Marius Petipa tornò a coreografare i balletti.
La versione messa in scena esclusivamente per il Bolshoi da Yuri Grigorovich si rifà al movimento romantico e all’idealismo. Insieme a “Spartacus” e a “Ivan il Terribile” fa parte dei grandi balletti classici del ventesimo secolo plasmati dal grande coreografo, direttore artistico del Bolshoi Ballet fino al 1995. Al cinema si potrà assistere nuovamente alla battaglia tra topi e soldatini di piombo, che lotteranno per salvare la piccola Marie guidati da un magico schiaccianoci intagliato a forma d’uomo.
PAW PATROL di  AA.VV.
Dopo Peppa Pig e Masha e Orso, arrivano al cinema con sei nuovi episodi inediti i cuccioli piu` famosi della tv. Preparatevi alle avventure di Marshall, Ryder e i loro super amici.
Ep.1 I cuccioli salvano Danny X, Ep.2 Il robo-cucciolo riparatore, Ep.3 I cuccioli salvano 3 porcellini, Ep.4 I cuccioli salvano un drago, Ep.5 I cuccioli salvano gli orsi polari – Ep.6 Un cucciolo vestito da pecora.
LE STAGIONI DI LOUISE di  Jean-François Laguionie
Alla fine dell’estate, l’ultimo treno della stagione parte dalla località balneare di Biligen, lasciando dietro di sé Louise, tenera vecchina. La città è ormai deserta e Louise si trova completamente sola, fatta eccezione per un cane parlante. In un contesto che si fa sempre più surreale, Louise torna a rivivere la sua infanzia e i momenti più significativi della sua vita, rileggendoli con occhi nuovi.
FLORENCE di  S. Frears
New York, 1944. Florence Foster Jenkins è una melomane facoltosa che si crede dotata per il canto. Fiaccata da una malattia che cova dietro le perle e nella penombra della sua stanza, Florence decide di perfezionare il suo ‘talento’ con un maestro compiacente. Perché marito ed entourage hanno deciso di tacitare la sua mediocrità. Cantare per Florence non è un capriccio ma una terapia che le permette di vivere pienamente, ricacciando i fantasmi. Ma quello che doveva essere un trastullo colto per apprendere il repertorio classico, diventa il desiderio incontenibile di trovare un palcoscenico. Maestro e consorte si prestano al gioco e l’accompagnano, uno al piano, l’altro in attesa dietro le quinte, sulle tavole celebri della Carnegie Hall. Nella speranza che il concerto non volga in fiasco.

 

 

Programmazione Cinema Italia dal 07-11 al 11-12

PALLE DI NEVE (snowtime) di F. Brisson
Sophie e la sorellina Lucie si sono appena trasferite in un piccolo villaggio canadese, ricoperto dalla neve. Di ragazze con cui fare amicizia se ne vedono poche all’orizzonte e i maschi, ai loro occhi, sembrano non essere meno noiosi e incomprensibili dei maschi della loro età un po’ ovunque. L’inizio delle vacanze invernali porta però una novità. Si decide di organizzare una vera e propria guerra di palle di neve, che durerà per le due settimane di chiusura della scuola. Luc e Sophie, entrambi undicenni, si ritrovano, quasi senza volere, a capo di due agguerritissime squadre avversarie, in lotta per occupare un fortino. Ma la battaglia viene presa troppo sul serio, e serie si fanno le sue conseguenze, costringendo i bambini a rivedere il loro comportamento.
FAI BEI SOGNI di M. Bellocchio con V. Mastandrea
Storia di una difficile ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla. La mattina del 31 dicembre 1969, Massimo, nove anni appena, trova suo padre nel corridoio sorretto da due uomini: sua madre è morta. Massimo cresce e diventa un giornalista. Dopo il rientro dalla Guerra in Bosnia dove era stato inviato dal suo giornale, incontra Elisa. La vicinanza di Elisa aiuterà Massimo ad affrontare la verità sulla sua infanzia ed il suo passato.
“(…) Bellocchio è un regista capace di accensioni folgoranti più che un vero narratore, o meglio racconta proprio attraverso immagini capaci di condensare in un lampo tutto un mondo, un conflitto, una vertigine interiore. Così, emoziona quando intreccia il destino di Massimo a incontri brevi ma decisivi, come quello con il professore-sacerdote che gli dà una sonora lezione di vita, il sempre magnifico Roberto Herlitzka; o quello, notturno e avventuroso, con l’innominato ‘presidente’ (…). Ma segna un po’ il passo quando il povero Massimo (…) viene lasciato solo con i suoi fantasmi (Belfagor, terrificante serie tv anni 60), con i ricordi della madre (l’inedita e intonatissima Barbara Ronchi), o con quel padre reticente e bugiardo (…). Come se questa storia così vera e così vicina finisse per inibire un regista (pensiamo a ‘Buongiorno, notte’), abituato alla più totale inventiva e libertà.” (Fabio Ferzetti, ‘Il Messaggero’, 13 maggio 2016).
BIANCA & GREY E LA POZIONE MAGICA di  A. Galat
In una lontana terra magica, in un piccolo villaggio pittoresco immerso tra prati verdi e dolci colline, vive un gregge di pecore. Ma la loro vita viene interrotta quando un branco di lupi si accampa in un burrone nelle vicinanze. In conformità con le antiche tradizioni, il capobranco Magra annuncia che il suo futuro successore dovrà mostrarsi il più forte tra i suoi rivali. Quando il potente e sanguinario Ragear si fa avanti, l’unico lupo con il coraggio di sfidarlo è Grey, il favorito del branco, ma goffo e senza speranze. Per diventare un leader e conquistare l’amore di Bianca, Grey si reca nel bosco, dove scopre un campo di conigli. È qui che il coniglio indovino Mami gli dà una pozione magica. Grey beve la pozione e torna alla tana dei lupi, ma al suo arrivo scopre di essere stato trasformato in… un ariete!.
AGNUS DEI di A. Fontaine
Polonia, dicembre 1945. Mathilde Beaulieu, giovane collaboratrice della Croce Rossa responsabile dei sopravvissuti francesi prima del loro rimpatrio, viene chiamata a prestare soccorso a una suora polacca. Riluttante sulle prime, Mathilde infine accetta di seguirla nel convento di suore benedettine in cui, lontano dal mondo che le circonda, vivono una trentina di religiose. Qui, Mathilde scoprirà che molte di loro sono state sottoposte a violenze carnali da parte di soldati sovietici e che sono in procinto di partorire. A poco a poco, l’atea e razionalista Mathilde svilupperà una complessa relazione con queste suore saldamente fedeli alle regole della loro vocazione….
“(…) è un film intenso e vigoroso che Anne Fontaine ha girato avendo intercettato la vera storia di Madeleine Paulia – conservata in alcuni appunti -, medico ufficiale delle Forze interne francesi nominata nell’aprile del 1945 primario all’ospedale francese di Varsavia e in forza alla Croce Rossa, con duecento missioni svolte in territorio polacco. In queste circostanze ebbe modo di scoprire l’orrore degli stupri perpetrati dai russi, che non avevano risparmiato di abusare per giorni anche di quelle monache, lasciandone sette incinte. (…) La regista, con squisita sensibilità femminile e assoluto rispetto per un tema così forte e doloroso – sono perfetti, talvolta strazianti, i dialoghi, e delicatissimi, sofferenti i volti delle consacrate – si mette a lato di Mathilde, conservandone lo stupore e l’angoscia (…). E senza tesi dimostrative: lo spettatore attento non può che entrare in sintonia profonda con quei volti di donne – sono tutte eccezionali le attrici – e con le domande, alcune senza risposta, che le monache e il medico si pongono. Passando dall’oscurità alla luce (…).” (Luca Pellegrini, ‘Avvenire’, 10 aprile 2016).

Programmazione Cinema Italia dal 30-11 al 04-12

VADO A SCUOLA: il grande giorno di P. Plisson
Albert ha 11 anni, vive nella capitale cubana ed è un piccolo talento della boxe. Deegii, in Mongolia, studia per diventare contorsionista. Tom è ugandese, ha una passione per le grandi scimmie e sta frequentando una scuola per ranger. Nidhi, a Benares, studia con profitto matematica, anche se la sua famiglia non può aiutarla, perché non è abbastanza istruita. Il sogno di Nidhi è diventare un giorno un ingegnere.
Dopo aver raccontato la determinazione e il coraggio di alcuni bambini di diverse parti del mondo che percorrevano un numero incredibile di kilometri, nelle situazioni più scomode, per raggiungere la scuola più vicina e la possibilità di un’istruzione che cambiasse il loro futuro, Pascal Plisson torna a seguire quattro giovani che hanno voglia di farcela, (ri)presi nel giorno della prova, accademica o sportiva, che potrebbe cambiare la loro vita e quella delle loro famiglie.
PALLE DI NEVE (snowtime) di F. Brisson
Sophie e la sorellina Lucie si sono appena trasferite in un piccolo villaggio canadese, ricoperto dalla neve. Di ragazze con cui fare amicizia se ne vedono poche all’orizzonte e i maschi, ai loro occhi, sembrano non essere meno noiosi e incomprensibili dei maschi della loro età un po’ ovunque. L’inizio delle vacanze invernali porta però una novità. Si decide di organizzare una vera e propria guerra di palle di neve, che durerà per le due settimane di chiusura della scuola. Luc e Sophie, entrambi undicenni, si ritrovano, quasi senza volere, a capo di due agguerritissime squadre avversarie, in lotta per occupare un fortino. Ma la battaglia viene presa troppo sul serio, e serie si fanno le sue conseguenze, costringendo i bambini a rivedere il loro comportamento.
 
FAI BEI SOGNI di M. Bellocchio con V. Mastandrea
Storia di una difficile ricerca della verità e allo stesso tempo la paura di scoprirla. La mattina del 31 dicembre 1969, Massimo, nove anni appena, trova suo padre nel corridoio sorretto da due uomini: sua madre è morta. Massimo cresce e diventa un giornalista. Dopo il rientro dalla Guerra in Bosnia dove era stato inviato dal suo giornale, incontra Elisa. La vicinanza di Elisa aiuterà Massimo ad affrontare la verità sulla sua infanzia ed il suo passato.
“(…) Bellocchio è un regista capace di accensioni folgoranti più che un vero narratore, o meglio racconta proprio attraverso immagini capaci di condensare in un lampo tutto un mondo, un conflitto, una vertigine interiore. Così, emoziona quando intreccia il destino di Massimo a incontri brevi ma decisivi, come quello con il professore-sacerdote che gli dà una sonora lezione di vita, il sempre magnifico Roberto Herlitzka; o quello, notturno e avventuroso, con l’innominato ‘presidente’ (…). Ma segna un po’ il passo quando il povero Massimo (…) viene lasciato solo con i suoi fantasmi (Belfagor, terrificante serie tv anni 60), con i ricordi della madre (l’inedita e intonatissima Barbara Ronchi), o con quel padre reticente e bugiardo (…). Come se questa storia così vera e così vicina finisse per inibire un regista (pensiamo a ‘Buongiorno, notte’), abituato alla più totale inventiva e libertà.” (Fabio Ferzetti, ‘Il Messaggero’, 13 maggio 2016)