Programmazione Cinema Italia dal 21-06 al 26-06

martedì 21 giugno ore 19 (€ 4) e 21 (€ 4): IL SENTIERO DELLA FELICITA’ – evento per la giornata internazionale dello Yoga – il film sarà proposto in una nuova versione interamente doppiato in italiano
mercoledì 22 giugno ore 19 (€ 5 – ridotto € 4 < 26 anni): APPENA APRO GLI OCCHI – canto per la libertà – versione originale sottotitolata in italiano
mercoledì 22 giugno ore 21 (€ 5): PELE’
venerdì 24 giugno ore 19 (€ 4): APPENA APRO GLI OCCHI – canto per la libertà – versione originale sottotitolata in italiano
venerdì 24 giugno ore 21 (€ 5): PELE’
sabato 25 giugno ore 19 (€ 5): PELE’
sabato 25 giugno ore 21 (€ 5 – ridotto € 4 < 26 anni): APPENA APRO GLI OCCHI – canto per la libertà – versione originale sottotitolata in italiano
domenica 26 giugno ore 19 (€ 4): PELE’
domenica 26 giugno ore 21 (€ 5 – ridotto € 4 < 26 anni): APPENA APRO GLI OCCHI – canto per la libertà – versione originale sottotitolata in italiano

Il sentiero della felicità
Nuova versione interamente doppiata in italiano
Giornata Internazionale dello Yoga
La vita e il messaggio dello swami Paramahansa Yogananda (1893 – 1952), portavoce della tradizione yogica in occidente e autore del best seller Autobiografia di uno Yogi. L’infanzia nel continente indiano, la morte della madre, il decennio di apprendimento nell’eremo del maestro Sri Yukteswar, l’approdo a Boston e la sua prima relazione: La scienza della religione, il trasferimento a Los Angeles e la fondazione del Self-Realization  Fellowship, le conferenze itineranti e il successo, le calunnie della stampa statunitense, il ritorno in India e il contatto con Gandhi, la morte del suo guru, l’ultimo addio al termine di un discorso.
 
Appena apro gli occhi – canto per la libertà
versione in lingua originale sottotitolata in italiano
Farah ha diciotto anni appena compiuti e una grande vitalità: vuole vivere libera, senza paura, scegliendo per se stessa, nella Tunisia del 2010, a pochi mesi dalla rivoluzione. Insieme al suo ragazzo, Borhène, e ad un gruppetto di amici, ha messo in piedi una band. La voce di Farah canta i problemi del suo paese, i sogni dei ragazzi, le ingiustizie. Hayet, sua madre, si riconosce in lei ma non può fare a meno di preoccuparsi. Farah, invece, non conosce la cautela: sgattaiola fuori la notte per cantare nei locali, recita poesie in pubblico e finisce per pagare amaramente il suo comportamento, quando viene prelevata e portata via dalla polizia.
La regista appena trentenne Leyla Bouzid sceglie, per il suo primo lungometraggio di finzione, un periodo recentissimo della storia della Tunisia, che per molti sta già scivolando nell’oblio: per ventitré anni, con Ben Ali al potere, il suo paese ha conosciuto la paura, la delazione, la violenza, dunque tornare all’altroieri, per la Bouzid, ha un doppio valore, quello di illuminare di consapevolezza il futuro e quello di ricordare, in un’epoca ombreggiata dal terrorismo, un altro terrore, non meno soffocante.
Per gran parte, il film riflette l’entusiasmo per le prime volte di Farah, e può sembrare quasi naïf al nostro occhio consumato dalla democrazia, ma il clima di tensione che la regista le fa crescerle intorno, lascia sapientemente il personaggio in una progressiva solitudine, quasi che il suo atteggiamento improntato alla libertà di movimento e di azione appaia un volontario e imprudente cacciarsi nei guai: come se il problema fosse lei e non il contesto.
Appena apro gli occhi è un film su una relazione, quella tra Farah e la madre, che è fatta di riconoscimento e di conflitto, una relazione, cioè, in cui la posta in gioco è la libertà, sineddoche famigliare di un tema molto più grande.
– PREMIO DEL PUBBLICO BNL, PREMIO EUROPA CINEMAS LABEL COME MIGLIOR FILM EUROPEO ALLA 12. EDIZIONE DELLE “GIORNATE DEGLI AUTORI-VENICE DAYS” (VENEZIA 2015)
Pelé
L’incredibile storia vera del leggendario giocatore di calcio brasiliano Edson Arantes do Nascimento, universalmente noto come Pelé, che da semplice ragazzo di strada raggiunse la gloria, appena diciasettenne, trascinando la nazionale brasiliana alla vittoria del suo primo mondiale nel 1958 e diventando poi il più grande calciatore di tutti i tempi vincendo altre due Coppe del Mondo. Nato in povertà, affrontando un’infanzia difficile, Pelé ha usato il suo stile di gioco poco ortodosso e il suo spirito indomabile per superare ogni tipo di ostacolo e raggiungere la grandezza che ha ispirato un intero Paese, cambiandolo per sempre.

Programmazione Cinema Italia dal 15-06 al 19-06

mercoledì 15 giugno ore 19 (€ 5): COLONIA
mercoledì 15 giugno ore 21 (€ 5 – ridotto € 4 < 26 anni): TANGERINES – MANDARINI – versione originale sottotitolata in italiano
venerdì 17 giugno ore 19 (€ 4) e 21 (€ 5): COLONIA
sabato 18 giugno ore 19 (€ 5): COLONIA
sabato 18 giugno ore 21 (€ 5 – ridotto € 4 < 26 anni): TANGERINES – MANDARINI – versione originale sottotitolata in italiano
domenica 19 giugno ore 19 (€ 4): TANGERINES – MANDARINI – versione originale sottotitolata in italiano
domenica 19 giugno ore 21 (€ 5): COLONIA

Colonia
Cile, 1973. Nel paese è in atto il colpo di Stato contro il Generale Pinochet. Una coppia di cittadini tedeschi, Lena e Daniel, si ritrova coinvolta nel drammatico evento. Daniel, infatti, viene sequestrato dalla polizia segreta e Lena inizia la sua disperata ricerca. Le indagini conducono la ragazza nel Sud del Paese dove, in una missione gestita dal predicatore laico Paul Schäfer e nota come Colonia Dignidad, ritrova finalmente Daniel. In realtà, la “Colonia” è una setta da cui nessuno è mai riuscito a uscire. Nel tentativo di salvare il marito, Lena deciderà quindi di entrare nella setta. Ispirato a fatti realmente accaduti.
“E’ una bella storiona ben raccontata, coi suoi buoni veramente buoni e i suoi cattivi tanto tanto cattivi. Difficile non farsi coinvolgere e non identificarsi in qualche modo colla coppia in fuga. Anche perché Emma Watson è un’azzeccata eroina e Michael Nyqvist (…) è memorabile, allucinante nei panni di Schafer, un ‘villain’ eccezionale. Il consiglio è prenderlo come un bel romanzone storico, ben raccontato secondo i vecchi schemi del melodramma (Florian Gallenberger è un bravo regista, ma i suoi moduli narrativi risalgono all’anteguerra). (…) l’impatto di ‘Colonia’ non è quello del grande film civile, ma più prosaicamente di un thriller con molti momenti horror. Villa Baviera sembra il castello di Dracula, gli scherani di Schafer la legione dei Non-Morti. E le allusioni a Mengele danno un’ulteriore coloritura romanzesca alla trama. Che così risulta più divertente. Ma anche meno seria.” (Giorgio Carbone, ‘Libero’, 26 maggio 2016)
 
Tangerines – Mandarini
Autunno, anni Novanta. Un villaggio estone in Abcasia, dove le colline sono ricoperte da foreste, c’è il mare e i giardini sono colmi di alberi di mandarini. L’Abcasia è in guerra con la Georgia per la separazione. E’ su questo sfondo che si svolgono le vicende dell’anziano Ivo e del suo vicino Markus, unici due abitanti a non aver abbandonato il villaggio. Ivo è contrario a cogliere il raccolto nel mezzo della guerra; Markus, invece, vuole aspettare i suoi mandarini. Nel frattempo il conflitto esplode proprio davanti ai loro occhi…
– CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE 2015 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
 – CANDIDATO ALL’OSCAR 2015 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
“Perché esiste la guerra? Ovvero, perché facciamo la guerra? Stimato cineasta georgiano, Zaza Urushadze ha in merito idee facilmente condivisibili, che peraltro lo avvicinano all’Ermanno Olmi di ‘Torneranno i prati’ o al croato Dalibor Matanic del piccolo caso, ancora in sala, ‘Sole alto’ (…). Sceneggiatore e regista classe 1965, figlio del calciatore Ramaz, Zaza ci riporta alla cruenta dissoluzione dell’impero sovietico, in uno dei tanti teatri di scontro, focolai di rivolta seguiti alla fine del ‘sogno’ unitario di Lenin e Stalin. (…) ‘Tangerines – Mandarini’ non è un’opera esibizionista, tutt’altro, nondimeno ha saputo farsi vedere e apprezzare in giro per il mondo. Nominato sia agli Oscar che ai Golden Globes nella categoria miglior film straniero (2015), ha rastrellato premi a ogni latitudine, forte di questa poetica sommessa e, a suo modo, rivoluzionaria: un war movie atipico, più interessato alle conseguenze esistenziali che non alle azioni belliche. Introspettivo e, qualità mutuata dal protagonista Ivo, assertivo, non brilla per una trama particolarmente inedita o avvincente, eppure, si snoda con la calma, inconfutabile necessità dell’apologo pacifico e pacifista, (di)mostrando come basti crearne le basi – la forzata convivenza di Ahmed e Niko – perché il dialogo attecchisca e dia frutti. Tra location suggestive e voltaggio paradigmatico, ‘Tangerines’ non concede nulla all”happy ending, ma molto alla speranza: non perdetelo.” (Federico Pontiggia, ‘Il Fatto Quotidiano’, 26 maggio 2016)

Programmazione Cinema Italia dal 08-06 al 12-06

mercoledì 08 giugno ore 19 e 21 (€ 5 – ridotto € 4 < 26 anni):
UNA ESTATE IN PROVENZA – versione in italiano sottotitolata per non udenti
giovedì 09 giugno ore 19 – 21: LA PAZZA GIOIA
sabato 11 giugno ore 18 (€ 5) e 21: LA PAZZA GIOIA – evento in collaborazione con l’Associazione Psiche 2000 e l’Associazione il Portico di Dolo – ingresso proiezione delle 18 euro 5
domenica 12 giugno ore 18.30 e 21 (€ 5): LA PAZZA GIOIA

 

Un’estate in Provenza

Léa, Adrien e il fratello Théo, nato sordo, partono con la madre per una vacanza in Provenza presso il nonno Paul, che vive tra gli ulivi e che i ragazzi non hanno mai incontrato a causa di una lite familiare. Certo non era questa la vacanza dei loro sogni, senza contare la notizia che il padre se ne sta andando di casa. Nel giro di 24 ore, il soggiorno in Provenza dei tre ragazzi si trasformerà in un vero e proprio scontro generazionale. Tuttavia, quando il passato tempestoso di Paul si riaffaccia e i trasgressivi anni Settanta fanno ritorno sullo sfondo incantevole della Provenza, mettendo in luce il suo lato più umano e affettuoso, ecco che le differenze tra la vita di città e di campagna si annullano e le due generazioni possono finalmente incontrarsi dando vita a una vacanza indimenticabile.

La pazza gioia

Beatrice Morandini Valdirana è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli è una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambe classificate come socialmente pericolose. La loro imprevedibile amicizia porterà a una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani.

– SELEZIONATO ALLA 48. QUINZAINE DES RÉALISATEURS (CANNES 2016).

– CANDIDATO AI NASTRI D’ARGENTO 2016 PER: REGISTA DEL MIGLIOR FILM, MIGLIOR PRODUTTORE (MARCO BELARDI È STATO CANDIDATO ANCHE PER “PERFETTI SCONOSCIUTI” DI ALESSANDRO GENOVESE), SCENEGGIATURA, ATTRICE PROTAGONISTA (VALERIA BRUNI TEDESCHI E MICAELA RAMAZZOTTI), ATTRICE NON PROTAGONISTA (VALENTINA CARNELUTTI, CANDIDATA ANCHE PER ARIANNA DI CARLO LAVAGNA), SCENOGRAFIA, COSTUMI, MONTAGGIO, SONORO IN PRESA DIRETTA E COLONNA SONORA.

Programmazione Cinema Italia dal 01-06 al 05-06

mercoledì 01 giugno ore 18.45 (€ 3): I corti della Fice – rassegna di corti vincitori di premi internazionali
mercoledì 01 giugno ore 21 (€ 5): THE IDOL – cineforum
giovedì 02 giugno ore 18.30 (€ 5): ROBINSON CRUSOE
giovedì 02 giugno ore 21: ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO
venerdì 03 giugno ore 18.30 (€ 5): ROBINSON CRUSOE
venerdì 03 giugno ore 21: ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO
domenica 05 giugno ore 18.30 (€ 5): TINI – la vera vita di Violetta
domenica 05 giugno ore 21(€ 5): ALICE ATTRAVERSO LO SPECCHIO

 I corti della FICE – una valigia di sogni

Edizione n. 17 per “Cortometraggi che passione”, la selezione dei migliori film brevi dell’anno per serate a tema nelle sale Fice. Ne vedrete delle belle…  di Mario Mazzetti

Nelle prossime settimane le sale Fice riceveranno, anche grazie alla flessibilità della tecnologia digitale, gli otto film brevi che compongono la diciassettesima edizione di Cortometraggi che passione, l’iniziativa nata a fine anni 90 per contribuire alla diffusione del formato breve, una palestra di nuovi talenti con tante storie da raccontare, anche sotto forma di animazione o di documentario, con una varietà di stili e di linguaggio capace di attrarre spettatori di ogni inclinazione. Come sempre, più di sempre, gli otto corti selezionati dalla Fice esprimono una grande diversità per durata, toni, genere e modalità di espressione: dal minuto e mezzo di una storia d’amore narrata per i richiami alla forza della natura (Eyes) al quarto d’ora di più articolata sinossi che affronta temi tutt’altro che facili, a seconda dei casi stemperando nella risata o amplificando le emozioni e l’aspetto onirico attraverso la stop motion: Due piedi sinistri schiera un ragazzino e una ragazzina in una piazza, tra una partita di pallone e un confronto che con pochi dialoghi esprime (non riveleremo altro per non sciupare la sorpresa) un intero ventaglio di emozioni e di tematiche sociali, il tutto con una sana (e beffarda) ironia e una delicatezza del tocco. La valigia, al quale presta la voce Roberto Herlitzka, affronta con maestria e profondità il tema dell’Alzheimer, della perdita della memoria come elemento fondante dell’individualità, in un viaggio a ritroso nelle varie età del protagonista a partire da una stanza e da una valigia di oggetti simbolici: un colpo di fulmine. C’è spazio per una commedia di attori (e di sceneggiatura) che mette alla berlina piccole truffe e cialtronerie italiche, con tanto di morto che parla: è A questo punto, con uno straordinario Pietro De Silva. Un racconto per immagini è Il serpente, un thriller con salto sulla sedia finale, dove gli ingredienti della suspence sono un’automobile, una donna, un bosco di notte. E la più tradizionale storia del barbiere dell’Asinara, che in Sinuaria funge da collante di un’intera comunità carceraria, mogli degli ufficiali incluse. O ancora, il gioco al massacro d’autore tra palco e realtà con una convincente Antonia Liskova in Black comedy, in bianco e nero proprio come il più rilassato Vivo e veneto, omaggio alle gag e ai personaggi di Jim Jarmusch con protagonisti un biciclettaio veneto e un apprendista africano.

La novità dell’edizione 2016 di Cortometraggi che passione è l’essere concepita come un programma unico, con una sequenza preordinata degli otto corti, per dar loro dignità autonoma e rendere protagonisti per una sera (almeno) registi dal promettente futuro, alcuni molto giovani (Luigi Pane, sorrentino, ha 24 anni ed è laureato in Storia e Critica del Cinema con tesi su Kubrick; Gianluca Lasaracina ne ha 23 ed ha frequentato la New York Film Academy), altri che vantano mentori illustri (Roberto Carta, dal Dams di Bologna, collabora con Giorgio Diritti; Vivo e veneto è nato dal workshop CinemaLab sempre con Diritti e con Pietro Marcello). Accomodatevi e buona visione!

A QUESTO PUNTO di Antonio Losito

Premio internazionale Dino De Laurentiis, Miglior corto a: Saturno Film Festival, Valle d’Itria Film Festival, Premio Giuria Ragazzi Comicron; partecipazione a numerosi festival

Addolorato per l’improvvisa scomparsa dell’amico e socio in affari, Enrico si reca a casa del defunto per l’ultimo saluto, e per scoprire una truffa per intascare l’assicurazione sulla vita: basterà che il dottore firmi il referto e il custode del cimitero lo aiuti a uscire dalla bara…Commedia all’italiana, cinismo e bassezze che trascendono nel grottesco, con un gran senso della comicità

BLACK COMEDY di Luigi Pane

Festival O’Curt Napoli

Il volto allo specchio di un rude e navigato commediografo fa da contraltare a quello bello e luminoso della giovane compagna. Insieme nella vita, oltre che nella black comedy” che si apprestano a mettere in scena. In un crescente gioco di scambi e metamorfosi verbali, infrangeranno il muro che separa la realtà dalla finzione.

Il volto e la maschera, il gioco malvagio di sopraffazione tra realtà e finzione che travalica le assi del palcoscenico. Su tutti, la sensibilità interpretativa di Antonia Liskova

DUE PIEDI SINISTRI di Isabella Salvetti

Tra i premi e le partecipazioni: candidato al David di Donatello, Globo d’oro miglior corto, Menzione speciale Festival de cine italiano di Madrid e Clare Valley Film Festival, Miglior corto Matera Sport FF, Giffoni Film Festival
In un quartiere popolare di Roma, Mirko gioca a pallone con gli amici. Conosce Luana, seduta lì accanto. I due si piacciono da subito, ma una cattiva sorpresa lascia Mirko senza fiato. Luana invece sorride felice, per la prima volta in vita sua…
L’asprezza del linguaggio senza filtri, lo spirito di gruppo, il calcio, la simpatia reciproca e il gioco degli equivoci: breve, fulminante, trascura la retorica e comunica emozioni con sapienza.

EYES di Gianluca Lasaracina

Contest #Makemefamous di Bewons

Lui e lei, incontrandosi, hanno riconosciuto negli occhi dell’altro la stessa fragilità e la stessa forza, la stessa sensibilità con i colori e gli elementi: lava, acqua, boschi, onde e rocce. L’’incontro di due anime attraverso gli occhi. Senza parole, con immagini da incorniciare.

IL SERPENTE di Nicola Prosatore

Miglior film Festival de Cine Mediterraneo di Menorca, premi ai festival: Visioni Italiane di Bologna, Cortinametraggio, Thriller! Chiller! Festival di Grand Rapids, Cortidasogni di Ravenna.

Marta sta guidando verso casa quando un albero, in mezzo alla strada, la costringe a fermarsi. Esce dalla macchina, lo sposta. Ma quando sta ripartendo, alle sue spalle compare un’auto che comincia a inseguirla.

Tra equivoci e colpi di scena una regia sapiente, un montaggio accurato per riservare sorprese e brividi fino all’ultima scena.

SINUARIA di Roberto Carta

Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Sardinia Film Festival, Pietrasanta FF, Ortigia FF, Santa Marinella FF, Corto Fiction Chianciano Terme, Visioni Corte Festival, Visioni Italiane di Bologna

Michele Murtas, detenuto del carcere dell’Asinara, ha un talento unico nel tagliare i capelli, tanto da diventare parrucchiere per le mogli di guardie e funzionari dell’istituto. La libertà vigilata accordatagli scatena un grande scompiglio nella tranquilla vita dell’isola.
Il piacere del racconto e l’eleganza formale sono i punti di forza del cortometraggio.

LA VALIGIA di Pier Paolo Paganelli

Candidato al David di Donatello, numerosi premi tra cui: Kecorto Film Festival, ShorTS International FF, Genova FF, Arno Stream Fest, Bornshorts FF di Svaneke, Future Film Festival

Un anziano in una stanza spoglia, unico sfogo verso l’esterno una piccola finestra con le sbarre. Una valigia, contenente foto ed effetti personali di una vita. Un turbinio di ricordi, spesso confusi e incolori, finché realtà e sogno si sovrappongono.
Magistrale racconto animato degli effetti dell’Alzheimer sulla memoria, con la tecnica della stop motion.

VIVO E VENETO di Francesco Bovo e Alessandro Pittoni

Premiato a: Orzincorto, C’è Un Tempo Per l’integrazione Festival, Mondo Piccolo Cinematografico Brescello FF, Corto Movie Festival Torino, Visioni Italiane, Mestre FF, Parentesi Cinema, Capalbio Cinema

L’insolito tentativo di un biciclettaio di insegnare al nuovo apprendista africano l’arte delle piccole riparazioni. Servendosi unicamente del dialetto veneto… Tra incomprensioni ed equivoci, la difficoltà linguistica costituisce una via all’integrazione.
Bando ai buoni sentimenti, ecco un esempio d’integrazione partendo dall’’ironia a volte feroce.

www.fice.it

The Idol

Siamo a Gaza. Sinonimo di tanti conflitti, distruzione e disperazione, ma per Mohammed Assaf e sua sorella Nour, Gaza è la loro casa e il loro parco giochi. È dove, insieme ai loro migliori amici Ahmad e Omar, fanno musica, giocano a calcio e hanno il coraggio di sognare in grande. La loro band è alla buona, utilizzano vecchi strumenti musicali, ma nonostante tutto hanno grandi ambizioni. Mohammed e Nour desidererebbero cantare all’Opera Hall del Cairo; per raggiungerla sarebbe necessaria una vita intera, ma Mohammed scoprirà che per alcuni sogni vale la pena di lottare. Lungo la strada, Mohammed incontrerà la tragedia e proverà la solitudine. Il mondo che lo circonda andrà in frantumi. Nonostante tutto, comunque, Mohammed sa che la sua voce lo libererà dal dolore che lo pervade, e porterà a un popolo senza voce la gioia. 

Robinson Crusoe

Il pappagallo Mac, Kiki il martin pescatore, Rosie il maiale selvatico, Carmello il camaleonte, Epi il porcospino e il pangolino Pango sono un gruppo di amici che abitano una tranquilla e paradisiaca isoletta tropicale. Solo Mac sogna di andarsene da lì, un giorno, convinto che esista un altro mondo, qualcosa che va oltre il conosciuto: un’idea che gli suggerisce continuamente il mare, con gli strani regali che porta a riva dopo le tempeste. Ed è proprio in seguito ad una violenta tempesta, che il pappagallo e i suoi amici trovano sulla spiaggia una strana creatura: l’essere umano Robinson Crusoe, scampato ad un naufragio col suo cane Aynsley.

Del romanzo di Defoe, circoscritto come al solito ad un unico naufragio, questo racconto cinematografico animato sceglie alcune circostanze e alcuni personaggi, tralasciandone molti altri e rivedendoli secondo il proprio gusto. Ci sono i pirati e poi una piccola tribù di animali ben assortita, dove ai due gatti del romanzo è affidata la parte dei villain, e al pappagallo quella di Venerdì (qui Martedì). Il formichiere squamoso, la capra, il cane di Robinson, e gli altri del gruppo, alimentano il ritratto del naufrago come una sorta di novello Noè, e la vocazione animalista -che non è solo frutto della necessità, ma di una sincera disposizione- prende così il posto che nel romanzo era della fede e della religione in particolare.

È stata l’idea di base della sceneggiatura di Chris Hubbell a interessare gli autori del film, vale a dire il ribaltamento di prospettiva per cui, per gli animali che vivono sull’isola, l’arrivo dell’aspirante cartografo è paragonabile a quello di un mostro marino e suscita paura e pregiudizio. La storia che ne segue è un racconto di amicizia e di alleanza tra specie diverse.

Alice attraverso lo specchio

Alice Kingsleigh (Mia Wasikowska) ha trascorso gli ultimi anni seguendo le impronte paterne e navigando per il mare aperto. Al suo rientro a Londra, si ritrova ad attraversare uno specchio magico, che la riporta nel Sottomondo dove incontra nuovamente i suoi amici il Bianconiglio, il Brucaliffo, lo Stregatto e il Cappellaio Matto (Johnny Depp) che sembra non essere più in sé. Il Cappellaio ha perso la sua Moltezza, così Mirana (Anne Hathaway) manda Alice alla ricerca della Chronosphere, un oggetto metallico dalla forma sferica custodito nella stanza del Grand Clock che regola il trascorrere del tempo. Tornando indietro nel tempo, incontra amici – e nemici – in diversi momenti della loro vita e inizia una pericolosa corsa per salvare il Cappellaio prima dello scadere del tempo.

Nel film Disney Alice Attraverso lo Specchio il regista James Bobin porta al cinema la sua personale visione dello spettacolare mondo creato per il grande schermo da Tim Burton nel film del 2010 Alice in Wonderland. Scritto da Linda Woolverton, sulla base dei personaggi creati da Lewis Carroll. Alice Attraverso lo Specchio riunisce il cast stellare presente nel precedente film, inclusi: Johnny Depp, Anne Hathaway, Mia Wasikowska e Helena Bonham Carter. Il pubblico conoscerà inoltre nuovi personaggi, come: Zanik Hightopp (Rhys Ifans), il padre del Cappellaio Matto e il Tempo (Sacha Baron Cohen), una particolare creatura metà umana, metà orologio. 

TINI – la nuova vita di Violetta 

L’attrice e cantante argentina Martina Stoessel protagonista di un film che è racconto di forma-zione e crescita. Nel corso di un’estate interminabile, Tini vivrà un’avventura che la aiuterà a defi-nire la propria personalità e a diventare un’artista completa e sicura di sé: una vera donna.

Violetta si trova di fronte a un bivio nella sua vita, sta tentando di trovare la sua voce interiore e seguire il proprio cammino. Quando una notizia sconvolgente la costringe a mettere in discussio-ne tutto quello che conosce sulla vita e sull’amore, Violetta accetta un invito misterioso per viag-giare intorno al mondo alla ricerca di risposte, alla scoperta di se stessa. Questo comporterà un risveglio artistico, musicale e personale. Mentre il suo passato, il suo presente e il suo futuro si scon-trano, Violetta scoprirà la sua vera identità in un’emozionante storia di crescita che aprirà la stra-da a un nuovo ed entusiasmante futuro

Cortometraggi che passione – I Corti Fice

UNA VALIGIA DI SOGNI

Edizione n. 17 per “Cortometraggi che passione”, la selezione dei migliori film brevi dell’anno. 
Nelle prossime settimane le sale Fice proietteranno, anche grazie alla flessibilità della tecnologia digitale, gli otto film brevi che compongono la diciassettesima edizione di Cortometraggi che passione, l’iniziativa nata a fine anni ’90 per contribuire alla diffusione del “formato breve”, una palestra di nuovi talenti con tante storie da raccontare, anche sotto forma di animazione o di documentario, con una varietà di stili e di linguaggio capace di attrarre spettatori di ogni inclinazione. Come sempre, più di sempre, gli otto corti selezionati dalla Fice esprimono una grande diversità per durata, toni, genere e modalità di espressione: dal minuto e mezzo di una storia d’amore narrata per i richiami alla forza della natura (Eyes) al quarto d’ora di più articolata sinossi che affronta temi tutt’altro che facili, a seconda dei casi stemperando nella risata o amplificando le emozioni e l’aspetto onirico attraverso la stop motionDue piedi sinistri schiera un ragazzino e una ragazzina in una piazza, tra una partita di pallone e un confronto che con pochi dialoghi esprime (non riveleremo altro per non sciupare la sorpresa) un intero ventaglio di emozioni e di tematiche sociali, il tutto con una sana (e beffarda) ironia e una delicatezza del tocco. La valigia, al quale presta la voce Roberto Herlitzka, affronta con maestria e profondità il tema dell’Alzheimer, della perdita della memoria come elemento fondante dell’individualità, in un viaggio a ritroso nelle varie età del protagonista a partire da una stanza e da una valigia di oggetti simbolici: un colpo di fulmine. C’è spazio per una commedia di attori (e di sceneggiatura) che mette alla berlina piccole truffe e cialtronerie italiche, con tanto di morto che parla: è A questo punto, con uno straordinario Pietro De Silva. Un racconto per immagini è Il serpente, un thriller con salto sulla sedia finale, dove gli ingredienti della suspence sono un’automobile, una donna, un bosco di notte. E la più tradizionale storia del barbiere dell’Asinara, che in Sinuaria funge da collante di un’intera comunità carceraria, mogli degli ufficiali incluse. O ancora, il gioco al massacro d’autore tra palco e realtà con una convincente Antonia Liskova in Black comedy, in bianco e nero proprio come il più rilassato Vivo e veneto, omaggio alle gag e ai personaggi di Jim Jarmusch con protagonisti un biciclettaio veneto e un apprendista africano.
La novità dell’edizione 2016 di Cortometraggi che passione è l’essere concepita come un programma unico, con una sequenza preordinata degli otto corti per rendere protagonisti per una sera (almeno) registi dal promettente futuro, alcuni molto giovani (Luigi Pane, sorrentino, ha 24 anni ed è laureato in Storia e Critica del Cinema con tesi su Kubrick; Gianluca Lasaracina ne ha 23 ed ha frequentato la New York Film Academy), altri che vantano mentori illustri (Roberto Carta, dal Dams di Bologna, collabora con Giorgio Diritti; Vivo e veneto è nato dal workshop CinemaLab sempre con Diritti e con Pietro Marcello). Il cinema Italia ospiterà una prima proiezione il 1 giugno alle ore 18.45, altre proiezioni si svolgeranno a settembre ed ottobre. Accomodatevi e buona visione!